Da G. Lombardi a D. Praticò
Davide Praticò, ripercorrendo le radici della propria famiglia e gli eventi che l’hanno segnata, tra cui l’incontro di suo nonno – tra i primi Anziani pentecostali italiani (come preferivano farsi chiamare i conduttori pentecostali delle origini che aborrivano il titolo di “pastore”) -, con il pioniere pentecostale Giacomo Lombardi nel 1921. Giacomo Lombardi, come tutti i pionieri del pentecostalismo italiano, rifiutava l’appellativo di “evangelico” o “protestante” ritenendo di avere scoperto il cristianesimo dell’era apostolica ed essersi spiritualmente collegato direttamente ad esso.
Ed è proprio su Giacomo Lombardi che il fratello Praticò si sofferma, narrando di come questi sia partito dagli Stati Uniti per portare il messaggio del Vangelo in Italia a Roma, La Spezia ma anche in Calabria a seguito del quale sorgeranno diverse comunità. I genitori di Davide Praticò si trasferiranno a Roma e qui il Nostro si convertirà al Signore nella comunità di Via dei Bruzi (quartiere San Lorenzo), per poi diventare pastore nella zona di Latina e diaspora.
“Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; voi troverete riposo alle anime vostre!” (Geremia 6:16)